L’uomo con il cappello

La Margherita edizioni 2011

Minedition 2012 avec le titre "L'homme au chapeau"

white raven logo"L' uomo con il cappello" è stato selezionato per The White Ravens 2012, la  selezione annuale della Internationale Jugendbibliothek di Monaco dei migliori libri internazionali per bambini e adolescenti.

Questa la motivazione della giuria:
The pace of this picture book’s story is set using just a few words, and its content is enriched by the illustrations. Should a man fail to tip his hat as a sign of greeting, is one therefore permitted to think him guilty of harbouring secrets, horrible secrets worth fearing? Would the omission of this small sign immediately invite reservations about the stranger, the other, and would thoughts be formed to justify that prejudice? This book invites one to remain impartial, to take new experiences as a source of knowledge, a chance for exchange, and an opportunity to change. The pictures and words, perfectly attuned to each other, convey the idea that it is always possible to find opportunities for positive astonishment. (Age: 5+)

 

"Un giorno, nel paesino arrivò un signore molto elegante con un bellissimo cappello a cilindro. Nessuno sapeva da dove venisse, né quale fosse il suo nome e neppure perché fosse arrivato in paese
Quel signore non si toglieva mai il cappello e tutti iniziarono a sospettare sulla sua identitĂ ...
Non si toglie il cappello neanche per dormire! Forse nasconde qualcosa lĂ  sotto... Grazie a quel signore, in realtĂ , il paese acquista...colore! Questa storia oltrepassa i luoghi comuni e mette a confronto le abitudini, le buone maniere ma anche il pregiudizio e il rumore che si crea intorno ad un piccolo gesto come quello di togliersi il cappello.
L’origine della consuetudine di togliere il cappello in segno di omaggio risale all’antichità, quando ancora non esistevano i cappelli, e il vinto consegnava i suoi vestiti al vincitore. Scoprirsi il capo è dunque segno di devozione, rispetto e ammirazione. Si racconta di Edoardo VII d’Inghilterra, recatosi a visitare la famosa attrice Sarah Bernhard si presentò senza curarsi di togliersi il cappello. Fu ripreso dalla Bernhard, la quale guardandolo fisso disse: «Altezza, si usa tenere la corona in testa, ma non il cappello!»
Davanti a un albo così raffinato, con illustrazioni insolite costituite da sagome-ombre che sembrano racchiudere un grande mistero, un tratto fine ed elegante e una pittura ad effetto spugnato, restiamo in trepida attesa del prossimo libro di Tullio…"
(www.malatestiana.it)

 


Tullio Corda - tulliocorda@gmail.com